Accessibilità siti web: perché è così importante e come funziona

Accessibilità siti web: perché è così importante e come funziona

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Immagina di dover entrare in un edificio, ma davanti a te ci sono solo una lunga scalinata e nessuna rampa. Se usi una sedia a rotelle o hai difficoltà motorie, quel semplice ostacolo ti impedisce di accedere. Ora, pensa che lo stesso possa accadere su un sito web: un utente non vedente che non riesce a capire cosa c’è in un’immagine perché manca una descrizione, o una persona con difficoltà motorie che non può navigare perché il sito è utilizzabile solo con il mouse.

Ecco perché l’accessibilità web è così importante: perché è la chiave per garantire che chiunque – indipendentemente da eventuali disabilità visive, uditive, motorie o cognitive – possa usufruire di un sito senza ostacoli. E non è solo una questione di inclusione: rendere un sito accessibile porta vantaggi concreti a tutti, migliorando l’esperienza utente (e persino il posizionamento su Google). In questo articolo, vedremo insieme cosa significa davvero accessibilità ai siti web e quali sono le linee guida da seguire per rendere un sito veramente aperto a tutti.

Accessibilità siti web: internet senza barriere

Quando parliamo di accessibilità web, intendiamo la possibilità per tutti di navigare un sito web senza difficoltà. Questo riguarda persone con disabilità visive (che magari usano screen reader per leggere i testi), chi ha problemi motori (e naviga con la tastiera o con dispositivi speciali) e anche chi ha disabilità cognitive o difficoltà di apprendimento.

Per esempio, un sito che usa colori troppo simili per testi e sfondi può essere un vero incubo per chi ha daltonismo. Oppure, un video senza sottotitoli esclude automaticamente chi ha problemi di udito. E che dire di pulsanti troppo piccoli o difficili da cliccare su uno smartphone? Anche chi non ha disabilità specifiche potrebbe trovare un sito fatto in questo modo davvero poco fruibile.

L’accessibilità, quindi, non riguarda solo una piccola parte di utenti, ma può migliorare l’esperienza di navigazione per tutti. Ecco perché esistono delle linee guida ben precise per aiutare chi progetta e gestisce siti web a renderli più accessibili.

Le linee guida WCAG

Per evitare che i siti web diventino un enorme labirinto pieno di ostacoli, il W3C (World Wide Web Consortium) ha creato le WCAG (Web Content Accessibility Guidelines), una serie di linee guida che aiutano a costruire siti inclusivi.

Queste regole si basano su quattro principi fondamentali:

  • Percepibilità → Il contenuto dev’essere chiaro e fruibile da tutti, anche con tecnologie assistive (ad esempio, testi alternativi per le immagini).
  • Usabilità → Il sito dev’essere facile da navigare, anche senza mouse.
  • Comprensibilità → I testi e i comandi devono essere chiari e semplici da capire.
  • Robustezza → Il sito deve poter funzionare con vari browser e tecnologie assistive.

Oltre a queste linee guida, esistono diversi livelli di accessibilità: A (base), AA (intermedio) e AAA (avanzato). La maggior parte dei siti dovrebbe puntare almeno al livello AA, che garantisce un buon equilibrio tra accessibilità e fattibilità tecnica.

Ma non è solo una questione di regole: rendere un sito più accessibile significa garantire una migliore esperienza di navigazione a tutti gli utenti, senza eccezioni. L’abbiamo già detto? In questo caso, una piccola ripetizione non guasta.

Accessibilità siti web e normative: cosa dice la legge?

In Italia, l’accessibilità web non è solo un consiglio pratico: per molte realtà è un obbligo. La Legge Stanca (Legge 4/2004), per esempio, stabilisce che i siti della Pubblica Amministrazione devono essere accessibili, e questa normativa è stata aggiornata nel tempo per adeguarsi alle direttive europee.

Ma anche le aziende private dovrebbero prestare particolare attenzione: garantire un’esperienza di navigazione inclusiva non solo evita possibili problemi legali, ma migliora anche la reputazione e l’efficacia del sito. Infatti, le linee guida italiane indicano chiaramente alcuni aspetti fondamentali che un sito accessibile deve rispettare, tra cui:

  • Struttura chiara e ben organizzata, con titoli e paragrafi comprensibili, elementi di web design intuitivi e una navigazione fluida.
  • Testi alternativi per immagini e contenuti visivi.
  • Compatibilità con screen reader e altri strumenti assistivi.
  • Facilità di navigazione senza l’uso del mouse, per chi utilizza tastiere o comandi vocali.

Ma come si può trasformare un sito web in uno spazio davvero accessibile? Vediamolo insieme.

Come rendere un sito web accessibile: strategie pratiche

Creare un sito accessibile non è necessariamente un’operazione complessa, ma significa adottare delle buone pratiche sin dalla fase di progettazione, inclusa la scelta di un hosting performante che garantisca velocità e affidabilità. Spesso, anche solo dei piccoli accorgimenti possono fare una grande differenza.

Ecco alcuni suggerimenti pratici.

Testi e contrasti leggibili

Evita testi troppo piccoli e colori che possono confondere la lettura. Un buon contrasto tra sfondo e testo aiuta tutti a leggere meglio, non solo chi ha problemi visivi.

Alternative testuali per contenuti multimediali

Le immagini dovrebbero avere una descrizione testuale (alt text), mentre i video dovrebbero includere sottotitoli e trascrizioni per chi non può sentire l’audio. 

Navigabilità da tastiera

Assicurati che tutte le funzioni del sito siano accessibili senza usare il mouse. Un utente dovrebbe poter navigare tra i contenuti con il tasto Tab.

Struttura chiara e logica

Utilizza titoli e paragrafi ben organizzati, evitando muri di testo. Questo aiuta tutti gli utenti, ma è fondamentale soprattutto per chi utilizza screen reader. 

Evita eccessivi contenuti in movimento

Animazioni e contenuti lampeggianti possono creare problemi a chi soffre di epilessia o disturbi cognitivi. Se li usi, permetti sempre di disattivarli.

Perché conviene investire nell’accessibilità web

Come abbiamo già ripetuto diverse volte (e per un motivo), rendere un sito accessibile significa abbattere barriere e garantire a chiunque la possibilità di usufruire delle informazioni e dei servizi online. Oltre a essere un atto di responsabilità sociale, investire in accessibilità porta vantaggi concreti:

  • Più utenti, più pubblico → Un sito accessibile può essere utilizzato da chiunque, ampliando il numero di visitatori e potenziali clienti.
  • Migliore posizionamento su Google → Molte tecniche di accessibilità (testi alternativi, struttura chiara, navigabilità migliorata) aiutano parecchio anche il posizionamento SEO.
  • Esperienza utente superiore → Un sito ben organizzato, chiaro e facile da navigare è apprezzato da tutti, non solo da chi ha specifiche disabilità.
  • Meno rischi legali → Le normative sull’accessibilità si stanno facendo sempre più stringenti, meglio adeguarsi in anticipo per evitare costosi stravolgimenti.

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