Contenuti che funzionano su Facebook, Instagram e YouTube

Contenuti che funzionano su Facebook, Instagram e YouTube

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Capire quali siano i contenuti che meglio funzionano sulle piattaforme social è fondamentale per proporre contenuti in grado di stimolare l’utente all’interazione.

Facebook, Instagram e YouTube sono in costante cambiamento con nuovi algoritmi, formati e creatività. Capire in anticipo quale contenuto viene metabolizzato meglio dai nostri followers, getta le basi per riuscire a battere sul tempo la concorrenza.

In questo articolo cercheremo di capire quali contenuti funzionano di più e quali sono i formati più adatti alla pubblicazione sui principali social network.

I contenuti su Facebook

Delle numerose piattaforme social, Facebook è quella che nel corso degli anni è più cambiata, complice anche la sua ormai veneranda età. 10 anni fa potevamo vedere nel nostro feed tutti i post dei nostri amici: oggi è diverso.

La reach è crollata” confermano i Facebook specialist, la pubblicità alla quale siamo esposti è aumentata vertiginosamente e la concorrenza è spietata dato che sono presenti tutti i business.

Negli ultimi anni alcuni fenomeni chiave hanno rivoluzionato la vita su questa piattaforma:

  • L’età media dell’utente si è alzata, tanto che Facebook viene definito il “social dei vecchi”.
  • La piattaforma premia di più la componente personale della comunicazione. C’è molto più focus su Messenger ed i gruppi hanno, ed avranno, sempre più peso.

Se si gestisce una pagina aziendale si deve essere coscienti di cosa funziona in un dato momento data anche la fluidità evolutiva degli algoritmi. Facebook comunque continua a premiare la viralità dei post: più un post ha la capacità di risultare interessante, generando engagement e scatenando discussioni, più questo sarà mostrato agli utenti.

D’altronde anche Facebook tira acqua al suo mulino: più le persone rimangono al suo interno, più il suo modello di business basato sull’advertising, rende. Un contenuto virale non deve portare l’utente fuori da Facebook. I post che attualmente diventano virali sono quindi post interni a Facebook che hanno copy molto lunghi e personali e seguono il formato video.

I contenuti video su Facebook

Proprio sulla questione dei video, notiamo, che anche Facebook è diventato un social che premia i contenuti video più di altri, tanto che se si deve impostare una strategia su questa piattaforma non si può fare a meno di includerli.

I contenuti video che funzionano su Facebook rispondono a determinate caratteristiche ovvero devono:

  1. Catturare l’attenzione dell’utente entro tre secondi: la regola è se c’è qualcosa di interessante nei primi tre secondi del video, e l’utente si ferma per guardarne di più, è un successo. Al contrario se un contenuto è ottimo ma non cattura l’utente nei primi secondi è inefficace. In media, un video dall’ottima performance ha una view rate (numero di utenti raggiunti diviso numero di views) del 30%.
  2. Suscitare emozioni forti e definite: un contenuto piatto non sarà mai virale. Più un contenuto è “polarizzante” cioè si schiera o prende una posizione, più l’utente è interessato a proseguire la visione. Le emozioni che agganciano gli utenti sono diverse: divertimento, rabbia, emozioni toccanti e altre. L’emozione è una molla che se fatta scattare genera engagement, sfruttando le corde dello storytelling.

Essere in grado di costruire una strategia Facebook basata su contenuti video idonei e dalla forte carica emozionale diventerà un vero e proprio asset. Ma come si fa ad avere successo utilizzando i video su Facebook? Il segreto sta nell’individuare il contenuto giusto e trovare il modo di comunicarlo al meglio.

In definitiva: ottimi contenuti + strategie di comunicazione vincente = viralità assicurata.

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Instagram

Anche l’algoritmo di Instagram si è evoluto in maniera drastica. Una volta tolto l’elemento cronologico, la piattaforma è diventata molto più simile a Facebook: non tutte le persone vedranno il post, mentre si sarà costretti a creare contenuti sempre più interessanti perché vengano visti da chi ci segue, innescando un ciclo virtuoso che attrarrà nuovi follower.

Instagram ha reso pubblica una gerarchia degli elementi che contribuiscono al successo di un post:

  • utente che salva un post
  • utente che condivide un post nelle stories
  • commenti
  • like.

Più un post raggiunge un punteggio alto, più verrà mostrato. È una spiegazione semplicistica ma non molto distante dalla realtà. Il valore che ha l’operazione di salvataggio di un post per l’algoritmo di Instagram ci dice chiaramente come ci si deve comportare quando ci si appresta a creare un contenuto. Bisogna mettersi nei panni del nostro utente e immaginare cosa salverebbe: di sicuro un contenuto di valore, che potrà essergli utile in futuro.

Instagram offre due tipologie di contenuti che meglio delle altre possono guidare la crescita di una pagina: i video e i caroselli di immagini.

I video su Instagram

Per quanto non sia ancora una video driven come Facebook, anche Instagram negli ultimi tempi ha spinto per una svolta in questa direzione: e lo si capisce vedendo IGTV, ma anche le stories e i reel.

Si tratta di una direzione che definisce chiaramente il modo in cui i creatori di contenuti devono ragionare. La piattaforma permette di postare video in 9:16 il formato degli smartphone. Significa che l’attitudine mobile first è centrale per Instagram (come per Tik Tok).

I caroselli di immagini su Instagram

Il carosello di immagini permette di inserire fino a 9 immagini in un unico post. Questa modalità ha preso piede perché se usato appieno, “obbliga” l’utente rimanere concentrato sul post, con una maggiore opportunità di penetrazione delle ads.

La visibilità dei caroselli è ora promossa. Per questo motivo molti content creator hanno iniziato a creare dei post da carosello per condividere informazioni. Si tratta di uno dei modi più interessanti per trasformare un normale blog post in un post di Instagram efficace.

Il modello di riferimento nel post a carosello è l’AIDA (attenzione, interesse, desiderio, azione). La struttura del post deve quindi essere concepita per indurre curiosità e legare il lettore fino all’ultima immagine.

In definitiva: giusta strategia di content + giusta strategia di comunicazione = crescita dell’account.

contenuti che funzionano insta

YouTube

Anzianità e numero enorme di iscritti: YouTube è il social video per eccellenza ma non solo. È anche il secondo motore di ricerca al mondo, ed è collegato al primo motore di ricerca, Google che, tra le altre cose, ne è proprietario. Gli utenti cercano video sulla piattaforma ma Google inserisce video anche nei suoi risultati di ricerca.

È chiaro che Google desideri che gli utenti passino più tempo possibile all’interno delle sue piattaforme, in modo da massimizzare la resa dell’advertising. Su YouTube, quindi, bisogna avere un occhio per la SEO. Esattamente come per la creazione di contenuti per un blog, si deve pensare in termini di keyword e query. L’obiettivo è quello di creare un contenuto che risponda a ricerche diffuse. Il che può non essere facile, dato che la concorrenza sulla piattaforma è enorme e agguerrita.

Per crescere è necessario realizzare degli ottimi contenuti. Ma questo può non bastare per essere inseriti in buona posizione nei risultati di ricerca.

La metrica principale, più importante del numero di visualizzazioni, è la durata media della visualizzazione. YouTube conta una visualizzazione quando l’utente ha visto almeno 30 secondi del video. Dato che vuole tenere gli utenti quanto più possibile al suo interno, su YouTube sono prediletti video lunghi. In genere i 10 minuti rappresentano la lunghezza ideale. Altra metrica importante da controllare è la CTR, click through rate. Può essere potenziata lavorando sul titolo e sulla thumbnail del video ed è possibile migliorarla utilizzando lo strumento A/B test che la piattaforma mette a disposizione.

Per raggiungere delle metriche alte, è necessario avere chiari i tre modi che l’utente ha a disposizione per muoversi tra i contenuti offerti dalla piattaforma in modo da creare una strategia aziendale che possa intercettarli.

La ricerca SEO

La domanda da porsi è: come posso inserire i miei video in buona posizione nei risultati di ricerca?

I video suggeriti

Il secondo meccanismo è quello dei video suggeriti: si trovano nella colonna di destra e vengono suggeriti sia durante che alla fine della visione. Google ha il pieno interesse a mostrare una sequenza di suggerimenti che risulti in un’esperienza interessante.

Per accedere a questa possibilità, i contenuti che si creano devono targettizzare altri video. Puoi farlo studiando i video che funzionano e prendendo spunto, non solo dallo stile del contenuto, ma anche quello del titolo e dalle tag usate.

Gli iscritti al canale

Ci sono infine i video che la piattaforma ci suggerisce in home page. La maggioranza dei suggerimenti, qui, appartiene al gruppo di canali ai quali si è iscritti, sulla base del numero di iscritti a questi ultimi e delle notifiche che vengono mandate.

Aumentare il numero di subscriber rappresenta un’ottima strategia, perché gli iscritti contribuiscono enormemente alle visualizzazioni del video. La metrica sulla quale lavorare è il numero medio di utenti che visualizzano il video.

Proprio su quest’ultimo aspetto YouTube ha introdotto degli strumenti per migliorare il rapporto tra iscritti e canale: l’attivazione del campanellino delle notifiche, la creazione delle community, la creazione di contenuti speciali per i soli iscritti, l’advertising.

In definitiva: qualità dei contenuti + conoscenza di come essi vengono ricercati dagli utenti = aumento del tempo medio di visualizzazione.

contenuti che funzionano YT

Quale social media utilizzare

Comprendere l’importanza di queste piattaforme e di quali formati utilizzare è molto importante per essere certi di pubblicare contenuti in linea con quello che l’utente si aspetta di vedere.

Se hai qualche dubbio che non siamo riusciti a chiarire sui contenuti che funzionano sui vari social network ti consigliamo anche un altro articolo che parla di social media trend

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